Stupra la figlia disabile della compagna: 26enne ai domiciliari per abusi, arrestata anche la madre

21 Settembre 2023 - 10:54

Stupra la figlia disabile della compagna: 26enne ai domiciliari per abusi, arrestata anche la madre

Hanno scoperto un caso di violenza e abusi su una minore disabile a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli. La vittima è una ragazza di 17 anni, figlia della compagna di un uomo di 26 anni. Quest’ultimo l’hanno accusato di averla stuprata per diversi mesi, approfittando della sua condizione di fragilità. Anche la madre della giovane, una donna di 40 anni, l’hanno arrestata  per maltrattamenti. Secondo le indagini, la donna avrebbe sottoposto la figlia a violenze e umiliazioni ripetute.

I due arrestati sono stati raggiunti da una misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura. Si tratta di un provvedimento che può essere impugnato dai destinatari, che sono considerati innocenti fino a prova contraria.

Le indagini sono partite dopo una segnalazione dei servizi sociali del comune di San Gennaro Vesuviano. Gli assistenti sociali avevano notato delle anomalie nel comportamento della ragazza, che frequentava un centro diurno per disabili. La giovane appariva spaventata e riluttante a tornare a casa.

Gli investigatori hanno quindi avviato delle intercettazioni ambientali nell’abitazione dei due arrestati. Le registrazioni hanno rivelato le violenze subite dalla ragazza, figlia della compagna, sia fisiche che psicologiche. L’uomo la costringeva a rapporti sessuali non protetti, mentre la madre la insultava e la picchiava.

La vittima ha confermato gli abusi subiti ai carabinieri, che l’hanno ascoltata con l’ausilio di una psicologa. La ragazza ha raccontato di aver subito le angherie dell’uomo e della madre da quando aveva 15 anni. Ha anche detto di aver tentato più volte di ribellarsi e di chiedere aiuto, ma senza successo.

La ragazza l’hanno affidata ai servizi sociali, che le hanno garantito assistenza e protezione. I due arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Dovranno rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia.

Il caso ha suscitato indignazione e sdegno nella comunità locale. Il sindaco di San Gennaro Vesuviano ha espresso la sua solidarietà alla ragazza e ha condannato i fatti. Ha anche ringraziato i servizi sociali e le forze dell’ordine per aver sventato una tragedia.

Il procuratore della Repubblica di Nola ha definito il caso come uno dei più gravi mai affrontati dalla sua procura. Ha annunciato che proseguirà le indagini per accertare eventuali responsabilità di altre persone coinvolte o a conoscenza dei fatti. Ha anche assicurato che farà tutto il possibile per garantire giustizia alla vittima.

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