«Str…o, quello scooter è nostro ora» Massacrato a sprangate davanti casa
Gli sono piombati in casa con mazze e un palo di ferro, hanno cominciato a sfasciare tutto e l’hanno massacrato: l’hanno spedito in ospedale con frattura al setto nasale, contusioni lombari e 25 giorni di prognosi. E, dietro questa storia, ci sarebbe un raid punitivo: la vittima sarebbe stata picchiata perché era andata a riprendersi lo scooter che gli era stato rapinato.
È successo intorno alle 2 della notte tra il 5 e il 6 luglio, le indagini sono ancora in corso per ricostruire completamente i contorni di questa faccenda. Stando a quanto finora ricostruito, parte tutto da una rapina di uno scooter, avvenuta circa una settimana fa ai danni di un ragazzo di diciotto anni. La vittima, però, minacciata, non avrebbe denunciato. Dopo qualche giorno avrebbe visto il suo scooter in giro per il Rione Sanità, lo avrebbe riconosciuto e sarebbe quindi tornato a casa per riferire al fratello maggiore di averlo ritrovato.
A quel punto l’uomo, recuperata la chiave di riserva dello scooter, sarebbe andato a riprenderselo. E dopo questo sarebbe scattato il raid: i ragazzi che stavano usando il motorino sarebbero risaliti all’appartamento in cui abitano i due e, intorno alle 2 del mattino, avrebbero fatto irruzione nella casa con l’obiettivo di riprendersi lo scooter. E avrebbero preso a sprangate la vittima, che aveva cercato di non farli entrare e si era frapposta fra loro e il fratello minore.
L’uomo, colpito anche al volto, è stato soccorso dai carabinieri e trasportato in ospedale da un’ambulanza; non è in pericolo di vita, è stato ricoverato al Cto e i medici hanno stilato una prognosi di 25 giorni. Sono in corso le ricerche degli aggressori. (Fanpage)