Questa mattina un gruppo di soldati israeliani ha sparato colpi di avvertimento durante un incontro tra i diplomatici del mondo accorsi in Cisgiordania.
È accaduto poche ore fa a Jenin, in Cisgiordania. Una delegazione di 25 diplomatici è stata sorpresa da una serie di spari provenienti da milizie israeliane. I colpi erano di avvertimento, dunque non vi sono feriti, ma l’accaduto ha provocato la dura reazione di larga parte della comunità internazionale. Nell’episodio è stato coinvolto anche il rappresentante dell’Italia, il vice console Alessandro Tutino.
Come accennato, dura la reazione della comunità internazionale.
“Qualsiasi minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile” ha affermato Kaja Kallas, titolare della diplomazia europea che ha chiesto in più a Israele di “indagare su questo incidente e di chiamare a risponderne i responsabili”.
Anche il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani ha dichiarato di aver parlato con Giorgia Meloni e di aver deciso di convocare l’ambasciatore israeliano a Roma per discutere dell’accaduto. “Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili” ha chiosato.
La risposta di Israele è arrivata direttamente dal primo ministro Benjamin Netanyahu che si è detto dispiaciuto per l’accaduto. La motivazione degli spari israeliani pare partire da un presunto errore della delegazione di diplomatici che avrebbe “deviato dal percorso approvato ed è entrata in un’area proibita”, a detta dell’esercito dello Stato ebraico, che “si rammarica per l’inconveniente causato”. Ad ogni modo il primo ministro israeliano terrà una conferenza stampa questa sera alle ore 20:15.
Fonte: Rai News