Spari e terrore in metro: 29 feriti, identificato l’assalitore

13 Aprile 2022 - 8:48

Spari e terrore in metro: 29 feriti, identificato l’assalitore

Almeno 29 persone sono rimaste ferite in una sparatoria, all’interno della metropolitana di Sunset Park a New York. Tra i feriti alcuni sono solo rimasti intossicati dal fumo della

bomba fumogena che l’attentatore ha lanciato prima di fuggire: nessuno è in pericolo di vita. Le autorità hanno identificato l’assalitore grazie a una carta di credito trovata nella stazione

della metro, persa durante la fuga nella metropolitana di Brooklyn. Il sospettato, un afroamericano alto un metro e 65 centimetri, 62 anni, viene da Philadelphia, si chiama Frank

R.James. L’arma usata è una Glock, pistola semiautomatica. Diverse persone sono state colpite da colpi di arma da fuoco sui binari della metropolitana di brooklin.

Gli agenti di polizia sono intervenuti alla stazione della metropolitana 36th Street, dove le linee D, N e R attraversano il quartiere di Sunset Park, intorno alle 8.30 ora di New York

(le 14.30in Italia), ha detto una portavoce del dipartimento di polizia.. Le immagini diffuse sui social ritraggono persone insanguinate sulla banchina. Di sicuro si è trattato di un

attacco premeditato e organizzato. Nel momento in cui la sparatoria è iniziata alcuni feriti si sarebbero lanciati in un treno che stava passando. Prima di aprire il fuoco, l’uomo avrebbe lanciato un ordigno.

La persona sospettata di aver aperto il fuoco nella metro di New York indossava una maschera antigas e un giubbino arancione. Lo riporta la Cnn precisando che si tratta di un uomo

vestito quindi come un dipendente della metro. Sul luogo dell’attacco alla metropolitana di Brooklyn, oltre alla pistola Glock 17 da 9 millimetri, con cui l’aggressore ha sparato almeno 33

colpi, è stata trovata anche un’accetta. L’amministrazione americana non “mollerà” fino a quando non avrà trovato l’uomo, ha assicurato il

presidente Joe Biden, esprimendo gratitudine ai soccorritori e inviando “preghiere a coloro che sono rimasti feriti e toccati da questo trauma”.