Lunedì 16 giugno, ad Angera, si è consumata una tragedia. Un uomo anziano è entrato nell’ospedale Carlo Ondoli. Aveva una pistola nascosta sotto i vestiti. Ha raggiunto la stanza della moglie ricoverata. Le ha sparato. Poi si è tolto la vita.
Il fatto è avvenuto verso mezzogiorno. L’ospedale si affaccia sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha sparato alla moglie ai piani superiori. Dopo il colpo mortale, ha rivolto l’arma verso di sé.
Subito dopo l’accaduto, è scattato l’allarme. Il personale sanitario ha chiamato i soccorsi. I carabinieri della compagnia di Gallarate sono arrivati sul posto. Anche il reparto operativo di Varese è intervenuto.
Intanto, la Procura ha avviato un’indagine. Gli investigatori stanno raccogliendo prove. Vogliono capire cosa abbia portato l’uomo a compiere l’omicidio-suicidio. Per ora, nessun altro risulta coinvolto.
Importante sottolineare che nessun paziente o medico è rimasto ferito. L’episodio ha colpito solo la coppia. Tutto è accaduto in una zona isolata dell’ospedale. Ma la paura tra pazienti e operatori è stata enorme.
Secondo i primi accertamenti, non emergono segni di violenze pregresse. Nessuna denuncia, nessun litigio noto. Gli inquirenti ipotizzano un gesto disperato. Forse dettato dalla sofferenza e dal dolore della malattia.
In effetti, la donna era ricoverata da settimane. Le sue condizioni erano gravi. L’uomo, forse, non riusciva più a sopportare la situazione. E così, ha deciso di agire.
Ora l’indagine continua. Si cercano testimoni. Si analizzano immagini e documenti. Ma resta un dramma profondo. Una tragedia silenziosa. Un gesto estremo che lascia l’intera comunità sotto shock.
Fonte: Fanpage
Per restare aggiornati sulle ultime novità di Gossip, Politica, Cronaca e Attualità non ti resta che consultare il nostro canale WhatsApp e ricevere gli aggiornamenti: https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C
Consulta il nostro sito http://retenews24.net