“Solo il 5% sviluppa anticorpi”. L’immunità di gregge contro il Coronavirus è quasi impossibile
Immunità di gregge come antidoto per il coronavirus? Una strategia che sembrerebbe non funzionare. Uno studio pubblicato dalla rivista Lancet sottolinea infatti come gli anticorpi contro il Covid-19 siano sviluppati da una percentuale molto bassa della popolazione, a conferma dei dubbi sollevati già da altre ricerche sull’ipotesi che la popolazione sviluppi anticorpi contro l’infezione tanto da poter facilmente tenerla a bada.
Si tratta dello studio più vasto mai compiuto finora sull’immunità al SARS-CoV-2, che ha coinvolto un campione nazionale di oltre 61 mila individui.
I risultati parlano appena di un 5% di immuni al virus, il che significa che il 95% della popolazione spagnola non ha sviluppato anticorpi contro il patogeno. Significa, spiega l’autrice principale Marina Pollán, direttore del Centro Nazionale di Epidemiologia, che l’immunità di gregge è difficilmente raggiungibile per questo virus.
La Spagna è stato uno dei paesi europei più duramente colpiti dal nuovo coronavirus, con oltre 28 mila vittime e 250 mila casi.
Ciò nonostante, il vasto studio, in tre diverse fasi cronologiche da aprile a giugno, mostra che l’immunità si assesta su una media del 5%, fatte salve poche zone più duramente colpite (ad esempio l’area metropolitana di Madrid) dove la diffusione degli immuni non supera comunque il 10%.
Troppo poco per rendere anche solo minimamente pensabile la possibilità di ottenere naturalmente l’immunità di gregge, scrive in un commento su Lancet Isabella Eckerle, capo del Centre for Emerging Viral Diseases di Ginevra.
Anche in Svizzera peraltro, e anche negli altri paesi che finora hanno condotto studi analoghi, l’immunità si assesta mediamente su percentuali del tutto simili a quelle spagnole.
Nell’ipotesi di una seconda ondata di contagi, quindi, il virus potrebbe ricominciare rapidamente a circolare a livelli pandemici, paventano gli esperti.
Fonte: Leggo.it