Si schianta dopo una birra con gli amici: Renato, 22 anni, muore solo in macchina

7 Agosto 2019 - 13:00

Si schianta dopo una birra con gli amici: Renato, 22 anni, muore solo in macchina

Si schianta dopo una birra con gli amici: Renato, 22 anni, muore solo in macchina

Era diretto in centro per raggiungere i suoi amici e chiudere così la nottata del lunedì, giorno di festa del santo patrono di Teano: in compagnia. Non poteva immaginare che con la sua auto avrebbe percorso quella strada in salita, viale dei Platani, tragicamente nota quale scenario di troppi incidenti, per l’ultima volta nella sua giovane vita.
Poco prima dell’1 e 30 la tragedia. Il giovane teanese per ragioni ancora oggetto d’indagine ha perso il controllo della Fiat Punto che dalla corsia di marcia sarebbe schizzata sul lato opposto della carreggiata.

Qui, ad attenderlo, sopra il marciapiede di cemento c’era un grosso platano. L’impatto è stato violento e poi si è rivelato fatale. Il boato ha svegliato i residenti delle vicine case popolari che sono scesi in strada. Sono stati chiamati i soccorsi e il giovane è stato trasportato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ma non c’è stato nulla da fare.

È morto così Renato De Francesco, 22 anni del posto, un bravo ragazzo, uno dei tanti giovani in attesa di prima occupazione, ma con una speranza in più quale ex studente dell’Istituto Alberghiero di Stato che ha sede proprio lì, dove ha incontrato la morte: in viale dei Platani. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Caserta del vicino distaccamento di Teano per estrarre l’infortunato dal veicolo ormai ridotto a un groviglio di lamiere.

Solo così, dopo aver divaricato le portiere, è stato possibile al personale del 118 prestare i primi soccorsi al 22enne privo di conoscenza. La situazione è parsa subito grave e la decisione ultima è stata quella di trasferirlo a Caserta. Si è sperato molto, la città ha trattenuto il respiro. Ma stamattina all’alba è giunta la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: le ferite erano troppo gravi, Renato non ce l’ha fatta. (IlMattino)