Si schianta col paracadute. In fin di vita Mario, carabiniere “eroe” 

7 Gennaio 2020 - 12:18

Si schianta col paracadute. In fin di vita Mario, carabiniere “eroe” 

Si schianta col paracadute. In fin di vita Mario, carabiniere “eroe”

Sono gravi le condizioni di Massimo Piras, carabiniere di 49 anni vittima ieri, lunedì 6 gennaio, di un incidente col paracadute vicino all’impianto dell’avio-superficie di Molinella (Bologna). Come di consueto, nel giorno dell’Epifania il carabiniere si era recato all’avio-superficie per effettuare alcuni lanci.

Come ricostruito da Il Resto del Carlino, il carabiniere probabilmente in seguito a una manovra sbagliata, si è schiantato a terra perdendo conoscenza. Ora Piras, comandante del nucleo radiomobile di Borgo Panigale, originario di Nuoro e padre di due bambini, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i soccorsi del 118, prima con una ambulanza e poi con l’elisoccorso, e per almeno un’ora lo staff sanitario ha prestato le prime cure al carabiniere. Il nome di Massimo Piras è già noto alle cronache per essere stato uno degli “eroi” della A14. Il carabiniere, infatti, salvò dalle fiamme, a Bologna, alcuni ragazzi bulgari coinvolti nell’esplosione di un’autocisterna carica di Gpl che aveva tamponato un camion.

L’intervento di Piras dopo l’esplosione dell’autocisterna sulla A14 – “Rientravamo in caserma perché eravamo su un’auto di copertura per un altro servizio — raccontò all’epoca— . Praticamente da via Marco Emilio Lepido abbiamo visto questa nube di fuoco e fumo altissima, almeno due-trecento metri”.

“Capimmo subito che non era una macchina a essere andata a fuoco, così come un camion. Chiamammo il 112 e poi ci attivammo — raccontò ancora— per far allontanare le persone, che erano almeno una quarantina, e bloccare il traffico”.

Per quell’eroico salvataggio Massimo Piras venne premiato nel 2018 dal console della Repubblica di Bulgaria e lo scorso maggio ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia d’oro al valore civile in occasione del 205° anniversario della fondazione dell’Arma.

“L’atterraggio in velocità – hanno sottolineato i paracadutisti dell’avio-superficie al Resto del Carlino ricostruendo l’accaduto – è una prerogativa degli atleti esperti e Piras, da anni, pratica questo tecnica senza alcun problema. È una persona straordinaria, conosce benissimo il paracadutismo.

Pur essendo un eroe, per quello che ha fatto in servizio dopo l’esplosione dell’autocisterna, con noi si è sempre dimostrato un amico e non ha mai fatto pesare assolutamente i suoi riconoscimenti”.

(Fanpage)