Aveva finito il suo turno di notte al pronto soccorso dell’ospedale Covid Santa Maria degli Angeli a Putignano.
Ma a Gioia del Colle, dove aveva preso casa, non è mai arrivata: la dottoressa Silvia Camilli, 32 anni,
è morta a bordo della Toyota Aygo rossa, l’utilitaria sulla quale viaggiava la mattina di mercoledì 30 dicembre.
Camilli percorreva la provinciale 106 che collega Putignano a Gioia del Colle quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo dell’auto finendo prima contro un muretto a secco, quindi nei campi ai bordi della strada.
L’impatto è stato violentissimo all’altezza della strada comunale Lama Caldaia: i soccorritori del 118 hanno provato a rianimarla, ma ogni tentativo è stato inutile.
Saranno le indagini delle forze dell’ordine – sono intervenuti sia gli agenti della polizia locale guidata da Vito De Nicolò sia una volante della polizia di stato – a chiarire le cause e la dinamica dell’incidente.
Quel che è certo è che la giovane professionista, specializzanda all’Università romana di Tor Vergata, aveva firmato il suo contratto con l’Asl Bari nell’aprile scorso.
E che i suoi sogni si sono spezzati a sei chilometri dal centro di Putignano, dopo una notte di lavoro in una di quelle tute bianche che abbiamo imparato a conoscere in questa pandemia.