«Sei negra, non voglio sedermi accanto a te». Nuovo episodio di razzismo su un treno

22 Ottobre 2018 - 17:02

«Sei negra, non voglio sedermi accanto a te». Nuovo episodio di razzismo su un treno

«Sei negra, non voglio sedermi accanto a te». Nuovo episodio di razzismo su un treno

“Non voglio stare seduta vicino a una negra”. Con queste parole rivolte a una ragazza seduta accanto a lei, una donna avrebbe abbandonato il suo posto a sedere a bordo di un treno. A prendere le difese della giovane è intervenuto un passeggero che dopo aver assistito alla scena ha poi chiesto alla signora di allontanarsi. La donna ha prima chiesto alla ragazza di esibirle il proprio biglietto e ha poi espresso la volontà di non esserle seduta accanto, a causa del colore della sua pelle. L’episodio, avvenuto su un Frecciarossa partito dalla stazione Centrale di Milano e diretto a Trieste, è stato raccontato su Facebook dalla madre della ragazza, vittima del gesto razzista: si tratta di Paola Crestani, presidente del Centro italiano aiuti all’infanzia (Ciai), ente del Terzo settore autorizzato per le adozioni internazionali. Il post è stato condiviso immediatamente da centinaia di utenti, divenendo virale e raccogliendo tantissime reazioni di solidarietà.

“Mentre prima le persone se ne vergognavano, ora sembra che essere razzisti sia quasi motivo di vanto”. Sono queste le prime parole che Paola Crestani, madre della giovane vittima dell’episodio di razzismo, ha rilasciato in esclusiva a Fanpage. Questa mattina abbiamo raggiunto telefonicamente la donna che dopo averci raccontato l’accaduto ci ha spiegato come la figlia sia sempre stata vittima di gesti razzisti: “Ha sempre subito sguardi di condanna, e spesso è stata snobbata per strada, ma mai in modo così esplicito qualcuno l’aveva demonizzata per il colore della sua pelle – ha raccontato Paola Crestani – è qualcosa che ferisce noi genitori che vorremmo proteggere i nostri figli. Rabbia? Sono più incredula che arrabbiata. E credo che sia necessario intervenire affinché episodi del genere non si ripetano più”.

Fonte: FanPage