Sea Watch, la lunga notte dei migranti in mare davanti Lampedusa

27 Giugno 2019 - 9:00

Sea Watch, la lunga notte dei migranti in mare davanti Lampedusa

Sea Watch, la lunga notte dei migranti in mare davanti Lampedusa

È stata l’ennesima notte in mare per i 42 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla Nave della Ong Sea Watch. Dopo giorni passati al limite delle acque territoriali a girovagare chiedendo un porto sicuro in cui sbarcare e la decisione di forzare il blocco per avvicinarsi all’isola di Lampedusa presa nelle scorse ore dal comandante della nave Carola Rackete, si è creata infatti una nuova situazione di stallo.

L’imbarcazione è stata bloccata dalle motovedette della Guardia di Finanza a circa tre miglia dal porto di Lampedusa dove la nave è rimasta per tutta la notte. “Le autorità italiane sono salite a bordo impedendoci di attraccare. Hanno controllato la nave ed i passaporti dell’equipaggio e ora attendono istruzioni dai loro superiori” ha spiegato la comandante Rackete, aggiungendo: “Io spero veramente che facciano scendere presto i migranti soccorsi”. Un speranza che però per il momento sembra essere molto vana. Dal Governo infatti hanno fatto capire di non aver alcuna intenzione di autorizzare l’attracco della nave e lo sbarco dei migranti.

La vicenda

Entrambi i due leader dei due partiti di governo, Matteo Salvinie Luigi Di Maio infatti hanno usato parole dure contro il comandante della nave che ha forzato il blocco minacciando sanzioni. Il Ministro dell’Interno ha chiesto addirittura l’arresto di Carola Racket “perché è come se si fosse forzato un posto di blocco”, mentre il Ministro del lavoro parla di una Ong in cerca di pubblicità, chiedendosi: “Come mai la Sea Watch neanche prova più ad avvicinarsi a Malta o alla Grecia? Non fa notizia.

Hanno preferito restare 14 giorni a largo delle nostre coste anziché chiedere a La Valletta, Madrid o Atene lo sbarco”. Entrambi i leader puntano il dito contro l’Europa e la volontà di non collaborare alla redistribuzione dei migranti.

Salvini ha minacciato apertamente di far interrompere le identificazioni dei migranti che poi sarebbero lasciati liberi di raggiungere il nord Europa.

“Se l’Europa continuerà a dimostrare disinteresse e abbandono verso l’Italia non vorrei dover ricorrere a non identificare più nessun immigrato che arriva, non inserendo i dettagli anagrafici nella banca dati europea, in modo tale che chiunque sia libero di andare dove vuole. A mali estremi, estremi rimedi” ha dichiarato infatti il leader leghista. Le prime conseguenze dell’arrivo della Sea Watch a Lampedusa però potrebbero esserci proprio per la comandante  che rischia una multa fino a 50mila euro ma anche il carcere nel caso venga accusa di resistenza o peggio ancora di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (Fanpage)