«Se fosse morto un cane non mi avrebbero abbandonata» Il dolore della mamma di Davide, scomparso a 19 anni
“Questa non è una lettera per smuovere compassione o pietà nei miei confronti o nei confronti di mio figlio e della mia famiglia, ma semplicemente è un modo per reclamare la giustizia, che meritano i ragazzi venuti a mancare quella notte maledetta”. Comincia così la lunga missiva inviata al Pubblico Ministero Pierpaolo Montinaro da Alessandra D’Adamo, mamma di Davide Cazzato, morto a 19 anni alla fine dello scorso mese di marzo in un terribile incidente stradale verificatosi a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi.
Quella sera, oltre a Davide, persero la vita anche Sarah Pierri, 18 anni, e Giulia Capone, la più piccola del gruppo e ancora minorenne. Stavano tornando da una festa di compleanno quando a bordo della loro Fiat Punto sono prima finiti contro un muretto e poi contro una Chevrolet che arrivava dal lato opposto, per cause ancora in via di accertamento. Giulia e Davide sono deceduti sul colpo, Sarah durante il trasporto in ospedale.
La vicenda
Eppure, a distanza di quattro mesi da quel tragico incidente, sono ancora molti i punti oscuri della vicenda, per chiarire i quali la mamma di Davide ha deciso di scrivere direttamente al pm che segue le indagini per scoprire la verità. “In questo momento – si legge nella missiva, giunta alla redazione di Fanpage.it – sento di dover lottare per conoscere tutta la verità su quello che è accaduto, e dare ai piccoli angeli venuti a mancare, la giustizia che meritano”.
Alessandra racconta che “dopo essere venuti a conoscenza dei contenuti delle dichiarazioni, delle affermazioni, delle perizie e non di meno dei verbali dei carabinieri, siamo giunti alla conclusione che è necessario fare chiarezza con approfondimenti: abbiamo ravvisato contraddizioni e discrepanze. Penso che se quella notte mi avessero ammazzato un cane avrei avuto certamente dalla mia parte animalisti e persone di buon senso, ed invece mi sento abbandonata”. (Fanpage)