È stato trovato l’accordo tra governo e Regioni sulle nuove linee guida per la ripartenza della scuola. Un’intesa che è stata trovata dopo un momento di confronto serrato, tra le proteste dei presidi e degli Enti Locali. Sono intervenuti in conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, e al ministro per gli Affari
regionali Francesco Boccia. Come ha anticipato il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro, intervenuto a SkyTg24, le scuole
riapriranno l’1 settembre per i corsi di recupero, e il 14 c’è la riapertura vera e propria.
L’intervento della ministra Lucia Azzolina
“Il 20 settembre – ha aggiunto il sottosegretario – spero davvero che si riesca a fare quello che in tanti stanno chiedendo, cioè cercare
luoghi alternativi alle scuole per svolgere le elezioni. Diversamente sarebbe onestamente un cazzotto nell’occhio e una vera beffa. Spero
si risolva positivamente”.
“I nostri figli torneranno in classe in condizione di massima sicurezza. Alla fine ci siamo determinati per questa soluzione, il rientro in
classe a settembre. Ma è una decisione che ci ha fatto male. Siamo consapevoli che la didattica a distanza è stata una questione di
necessità. Siamo consapevoli degli sforzi che abbiamo chiesto alle famiglie. Ma quello di cui nessuno deve dubitare è che la scuola è al
centro della politica di governo. Continueremo a investire sempre più. Era stato già stanziato 1 miliardo per la ripartenza nel decreto
Rilancio. 330 milioni li abbiamo destinati ai rappresentanti degli Enti locali, per interventi di edilizia leggera. Stanziamo un ulteriore
miliardo, che ci consentirà di avere una scuola più inclusiva e più moderna. Vi preannuncio poi che nel piano del Recovery fund verrà
dedicata una parte per un intervento sulla scuola. Vogliamo migliorare i percorsi professionalizzanti, per aiutare i ragazzi a immettersi
nel mondo delle imprese”, ha detto il presidente del Consiglio Conte.
Fonte: fanpage.it