Schiava del marito e dei cognati: rinchiusa in uno scantinato e stuprata per 4 euro
Violentata per anni dal marito e dai suoi fratelli. Una donna era stata ridotta alla condizione di schiavitù dall’uomo che avrebbe dovuta amarla: era segregata in uno scantinato dove veniva violentata dallo stesso marito e dai fratelli di lui che lo pagavano per fare sesso con la consorte. I fatti si sono svolti in piccolo villaggio di Parszczyce nel Voivodato di Pomerania, nel nord della Polonia in un arco di tempo che va dal 2006 al 2019.
La vicenda
Oggi il marito è stato condannato a 25 anni di carcere, come riporta anche il Daily Mail. La donna è stata picchiata e violentata ripetuamente dal marito, lasciata sola a lungo con poco cibo, costretta a mangiare con le mani legate e in ginocchio, imprigionata in una cantina fredda e buia, in cui le è stata negata la possibilità di prendersi cura della sua igiene personale. Come se non bastasse il marito lasciava che i suoi fratelli entrassero nello scantinato quando volevano e abusassero di lei pagandogli 4 euro a prestazione, insieme ad altri amici.
La denuncia
Gli altri uomini sono stati condannati a 15 anni di carcere e ritenuti complici delle violenze. A denunciare gli uomini è stata la sessa vittima che è riuscita a scappare dallo scantinato e ha chiamato la madre, temendo per la vita delle sue bambine, una delle quali, a soli 4 anni, era stata già stuprata dal padre. (Leggo)