Sanità Campania: ASL NA3SUD duplica incarichi con costi enormi e rischio di danno erariale

12 Dicembre 2018 - 19:18

Sanità Campania: ASL NA3SUD  duplica incarichi con costi enormi e rischio di danno erariale

L’Unità Operativa Complessa Medicina e Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti Area Penisola Sorrentina viene sdoppiata in due con duplicazione di funzioni, aumento della spesa sanitaria e ipotesi di danno erariale.
Nell’Atto Aziendale dell’ASL NA3SUD, approvato con deliberazione n. 372 del 31 maggio 2017, si sopprime l’UOC Medicina e Pronto Soccorso e si istituiscono due nuove unità operative complesse.
L’operazione, che non ha alcuna strategia organizzativa ma persegue il solo fine di affidare doppi incarichi, prevede l’istituzione dell’UOC Medicina e Area Funzionale Omogenea presso il Presidio Ospedaliero di Vico Equense e l’UOC Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza e Pronto Soccorso presso il Presidio Ospedaliero di Sorrento.
Si tratta di una mera implementazione di funzioni in totale contrasto con il piano di rientro dal disavanzo a cui è sottoposta la regione Campania ed in contrasto con le direttive Ministeriali su conti, servizi e qualità dei LEA.
Le attività dell’UOC di Medicina e Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Sorrento (stiamo parlando di 32 posti letto, distribuiti tra il plesso ospedaliero di Sorrento e di Vico Equense) sono da sempre complementari e da anni assicurano le prestazioni in maniera sinergica.
E’ evidente che la Direzione Generale dell’ASL Napoli3 SUD divide le funzioni senza alcuna esigenza organizzativa. Di fatto istituisce, presso il Presidio Ospedaliero di Vico Equense, una UOC di Medicina e Area Funzionale sulla base di eventuali posti letto che fanno riferimento al Presidio di Sorrento.
Duplicazione di strutture, funzioni e risorse sia umane che strumentali in spregio alla grave situazione in cui versa la sanità campana. Se vengono legittimate questo tipo di operazioni si allontana sempre di più l’obiettivo del rientro dal piano di disavanzo che da oltre un decennio blocca ogni possibilità di assicurare una regolarità delle prestazioni sanitarie e migliorare l’offerta dei servizi.
Questa operazione consolida ancora una volta la prassi di perseguire fini personali a danno del diritto alla salute dei cittadini.