Saman Abbas, ergastolo per i genitori: 30 anni agli altri imputati

17 Novembre 2023 - 19:59

Saman Abbas, ergastolo per i genitori: 30 anni agli altri imputati

Saman Abbas è stata uccisa a 18 anni dalla sua famiglia. Il motivo? Si era opposta a un matrimonio combinato in Pakistan. Per questo orribile delitto, la procura di Reggio Emilia ha chiesto l’ergastolo per i suoi genitori e 30 anni di carcere per i suoi cugini e lo zio, accusati di omicidio e occultamento di cadavere.

La fuga e il ritorno forzato di Saman

Saman era nata in Italia da genitori pakistani. Nel 2020, era fuggita di casa per sfuggire al matrimonio imposto dal padre, Shabbar Abbas, con un uomo che non conosceva. Era stata accolta in una comunità protetta, dove aveva conosciuto il suo fidanzato, Gennaro. Ma nel 2021, i suoi genitori l’avevano convinta a tornare a casa, promettendole di rispettare la sua volontà.

L’agguato e l’omicidio

In realtà, i genitori di Saman avevano organizzato un agguato con i loro parenti, arrivati appositamente dal Pakistan. Il 30 aprile 2021, Saman era uscita di casa con i suoi genitori, come si vede in un video ripreso da una telecamera di sorveglianza. Poi, era scomparsa dal raggio d’azione della telecamera. Secondo l’accusa, in quel momento era stata strangolata dallo zio, Danish Hasnain, con l’aiuto dei cugini, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.

La latitanza e l’arresto

Dopo l’omicidio, i familiari di Saman avevano seppellito il suo corpo in un campo vicino alla loro casa, a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Poi, erano fuggiti in Pakistan, tranne lo zio, che era rimasto in Italia. Il padre di Saman era stato arrestato in Pakistan dopo mesi di latitanza, mentre la madre, Nazia, era ancora irreperibile. Lo zio era stato catturato dalle forze dell’ordine italiane.

La richiesta di condanna

Il processo per l’omicidio di Saman si è svolto davanti alla Corte d’Assise di Reggio Emilia. Il procuratore Calogero Gaetano Paci e la pm Laura Galli hanno chiesto la condanna all’ergastolo per i genitori di Saman, ritenuti i mandanti del delitto. Per lo zio e i cugini della ragazza, invece, hanno chiesto 30 anni di reclusione, riconoscendo le attenuanti equivalenti alle aggravanti.

fonte:fanpage

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