Salvini furioso: «E’ uno schifo con questi. Masturbarsi in pubblico è reato, giù le mani da donne e bambini»
Dura la reazione di Matteo Salvini che dopo l’annuncio che atti osceni in luogo pubblico non è più da considerarsi un reato da sfogo a tutta la sua ira: “Giù le mani dalle donne e dai bambini!”. Salvini ora vuole andare fino in fondo. Affinché un altro episodio, come quello raccontato la scorsa settimana dal Gazzettino di Venezia, non capiti nuovamente. I fatti risalgono a quattro anni fa, quando a San Donà di Piave una ragazzina, che si era riparata dalla pioggia nell’androne di un palazzo, era incappata nell’albanese che, dopo essersi abbassato i pantaloni, avava iniziato a masturbarsi proprio davanti a lei. Venutolo a sapere, i genitori lo avevano portato a processo per atti osceni nella speranza che la giustizia potesse fare il suo corso e assicurare l’orco dietro alle sbarre. Ma così non è stato. Perché, se fino a qualche anno fa il reato di atti osceni in luogo pubblico veniva punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, nel 2016 un decreto legislativo voluto dal precedente governo lo ha depenalizzato. Adesso gli atti osceni “in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico” vengono puniti con una semplice sanzione amministrativa.