Salute. Il Ministero avvisa i medici: «Basta sigle, scrivete in stampatello». Dì la tua ?

18 Dicembre 2018 - 10:51

Salute. Il Ministero avvisa i medici: «Basta sigle, scrivete in stampatello». Dì la tua ?

Salute. Il Ministero avvisa i medici: «Basta sigle, scrivete in stampatello». Dì la tua ?

Era già successo all’estero, precisamente in India ora la questione si sposta anche in Italia: le ricette dei medici, spesso dalla grafia incomprensibile, fanno ammattire pazienti e farmacisti. Perciò il ministero della Salute, tramite la sua Direzione generale, ha inviato alle Regioni una raccomandazione perché esortino i medici a scrivere meglio, evitando abbreviazioni, acronimi e sigle e usando addirittura lo stampatello.

La grafia

In effetti spesso e volentieri il nostro farmacista deve fare i salti mortali per capire la grafia del medico: chi di noi non ha mai avuto a che fare con casi in cui lo stesso gira e rigira la ricetta per decifrare ciò che c’è scritto? Secondo il ministero, questo non può accadere perché eventuali errori di interpretazione possono causare errori nella dispensazione di una terapia farmacologica.

Oltre allo stampatello e all’evitare sigle e acronimi, si consiglia poi di scrivere per intero il nome dei principi attivi, di usare i numeri arabi anziché quelli romani, e addirittura di non mettere lo zero dopo la virgola per le dosi (ad esempio 2,0 milligrammi che potrebbe confondersi con 20 milligrammi), e di ricordarsi il punto prima dei tre zeri delle migliaia.

Informatizzare il sistema
Ma sebbene l’intervento del ministero sulla questione sia legittimo, nonché sacrosanto, una domanda sorge spontanea: perché chiedere ai medici di scrivere in un certo modo anziché in un altro (rischiando risultati poco soddisfacenti), e non tagliare direttamente la testa al toro informatizzando il sistema, o quanto meno obbligando i medici stessi a scrivere le ricette al computer? (Leggo)