Runner ucciso dall’orso in Trentino,la madre: “Hanno voluto il morto,ora ce l’hanno”

7 Aprile 2023 - 14:10

Runner ucciso dall’orso in Trentino,la madre: “Hanno voluto il morto,ora ce l’hanno”

La madre di Andrea Papi questa mattina ha rilasciato pochissime parole ma molto significative:

“Hanno voluto il morto, ora ce l’hanno”.

La rabbia è tanta,il dolore ancora di più,la morte del figlio sembrerebbe essere proprio per mano di un orso.

Il suo cadavere è stato ritrovato alle prime luci dell’alba di ieri tra i boschi di Caldes, in Val di Sole: prima i forestali intervenuti e poi i sanitari hanno notato che sul corpo di Andrea erano presenti profonde ferite, graffi sulla schiena, sul volto e una grave ferita sul ventre. La Procura del capoluogo Trentino ha nominato tre periti (un medico legale, un esperto di dna animale e un veterinario) e ogni oggetto trovato sarà analizzato, compreso un bastone insanguinato. Al momento la Procura di Trento ha aperto un fascicolo modello 45 senza reati e senza indagati.

“Quando è partito per la montagna l’ho salutato e gli ho detto ‘Ti voglio bene, ci vediamo a cena’ – continua la mamma – lo stavamo aspettando con Alessia, ma non è tornato. Era un ragazzo d’oro, che quando aveva tempo andava a camminare con i suoi bastoncini”. Con Alessia Gregori, da cinque anni la sua fidanzata, Andrea sarebbe andato a viverci insieme in autunno. Un sogno interrotto da un gita in montagna.

“Le tracce dell’incontro con l’orso – dice Fabio Angeli, capo della Forestale di Malè – partono in località Crocifisso, sotto Pra del Conz, a quota 1200 metri. Andrea scendeva di corsa lungo la forestale, ma all’improvviso ha tagliato due curve, giù dalla scarpata. Tracce di sangue e sottobosco sconvolto proseguono per 150 metri, in un’area impercorribile a causa di rami ammassati, proprio fino al tronco in cui l’abbiamo trovato”.

“Solo l’esame genetico però – conclude Angeli – chiarirà se si tratta dello stesso esemplare. In Trentino contiamo oggi tra 100 e 120 orsi. L’inverno è stato caldo e senza neve: i maschi sono usciti dal letargo da due mesi, le femmine con i cuccioli temono che li aggrediscano e si nascondo ancora vicino alle tane. Salute degli animali e sicurezza delle persone ormai sono un problema da gestire con decisione”.

Fonte: fanpage