Rompe il vetro con un pugno e si dissangua: Davide Muore a 26 anni
Una tragedia incomprensibile per gli amici e i familiari di Davide Santopietro, il ragazzo di 26 anni di Guidonia, morto dissanguato durante una vacanza con la famiglia in Abruzzo. Il giovane si trovava in casa della nonna materna a San Vincenzo Valle Roveto quando, rientrato in casa verso le 2.00 del mattino di ieri – giovedì 31 luglio – ha sferrato un pungo al vetro di una finestra rimanendo ferito: i tagli profondi al polso hanno reciso l’arteria e il giovane è morto prima che riuscissero ad arrivare i soccorsi. Mentre la nonna e il fratello tentavano di tamponare il sangue che usciva copioso dai tagli, Davide è morto in pochi minuti sotto i loro occhi. Quando il personale del 118 è giunto nell’abitazione non ha potuto che constatarne il decesso.
Un’inchiesta sulla morte di Davide Santopietro
Per ricostruire quanto accaduto in quei drammatici momenti è stata aperta un’inchiesta, il cui titolare è Andrea Paladino, magistrato della Procura di Avezzano. Sulla salma del ragazzo sarà eseguita l’autopsia e al momento si trova nell’ospedale di Avezzano. Solo dopo i familiari potranno organizzare i funerali a Guidonia. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti: secondo alcune fonti di stampa Davide avrebbe litigato con il fratello e, in un impeto di rabbia sferrato il pugno contro il vetro. Una circostanza però seccamente smentita dalla famiglia.
La Curva Sud della Roma ha salutato Davide con uno striscione
Quel che al momento appare certo è che il 26enne ha colpito il vetro di proposito. Davide ogni estate tornava a trovare la nonna materna nella sua casa in Abruzzo, un luogo a cui era molto legato. Il giovane, tifosissimo della Roma era fidanzato con una coetanea e dopo aver studiato presso l’Istituto Alberghiero di Tivoli lavorava in cucina. Ieri il saluto della Curva Sud, che ha esposto uno striscione per salutare Davide dagli spalti durante l’amichevole dei giallorossi contro il Perugia. ( Fanpage)