«No ad assembramenti di partiti. Vogliamo mettere le persone al centro del nostro progetto, per ridare dignità ai cittadini che hanno bisogno di una città normale e a dimensione d’uomo».
Si scaldano i motori per le candidature e gli accordi politici in vista delle prossime elezioni comunali a Napoli, e Rinascimento Partenopeo definisce la sua posizione, come dichiara l’avvocato Riccardo Guarino presidente dell’associazione.
«Rinascimento Partenopeo vuole parlare della città, vuole parlare della Napoli da costruite per il prossimo decennio, vuole parlare dei problemi dei cittadini che hanno difficoltà anche nel fare le cose più semplici.
Da una semplice carta di identità all’avere servizi sociali garantiti, come l’assistenza per le fasce più deboli che è inesistente.
Ci sono intere fasce della popolazione completamente dimenticate e che non riescono a muoversi in città perché ci sono difficoltà semplicemente ad avere servizi essenziali».
Guarino poi aggiunge:
«Rinascimento non ci sta a partecipare a queste riunioni di agglomerati partiti e partitini che si riuniscono per decidere quale coalizione e quele gruppo di potete deve gestire la città. Noi abbiamo un’altra idea che è
quella per cui i cittadini più meritevoli e capaci, quelli che in concreto hanno fatto qualcosa di positivo nel loro ambito sia pubblico che privato debbano dare un contributo alla città.
Quindi ci rivolgiamo a loro.
Ci hanno invitati a vari tavoli politici, ci hanno invitato a partecipare insieme ad altre associazioni, ma noi vogliamo pensare alla città e non a questi salotti, riunioni ed assembranti che di politico non hanno nulla.
Noi abbiamo altre necessità, pensiamo alla città. Intanto, stiamo scrivendo un programma su quelle che sono le priorità per i cittadini che vogliamo realizzare, questo è il centro della nostra agenda politica, che a breve sarà ufficializza»
Guarino prosegue:
«Se riusciremo a trovare un interlocutore serio e credibile che ha intenzione di fare il bene per Napoli, allora saremo ben lieti e pronti ad affiancarci in un percorso di rinascita della nostra città e dei napoletani tutti. Diversamente, Rinascimento non vorrà appoggiare nessuno dei responsabili dello stato delle cose della città, di questo degrado in cui versa la città e di questa situazione in cui troppi napoletani sono ancora obbligati ad andare via, mentre quelli che rimangono sono costretti ad accettare di vivere sotto tono con delle difficoltà
sempre più evidenti,non solo dal punto di vista economico ma anche di degrado sociale, che inevitabilmente incide poi sulla vita del singolo, sulle famiglie, sul malessere delle persone.
Noi vogliamo la rinascita della persona, rimettere al centro l’uomo, affinché i cittadini possano tornare protagonisti proprio della rinascita polis come anticamente intesa».