Resta chiusa in ascensore, muore in ospedale: la rabbia dei parenti

24 Settembre 2018 - 9:31

Resta chiusa in ascensore, muore in ospedale: la rabbia dei parenti

Resta chiusa in ascensore, muore in ospedale: la rabbia dei parenti

Un problema all’ascensore sul quale gli infermieri avevano caricato la barella con la paziente per trasferirla al piano dove era attesa per un esame al cuore avrebbe fatto perdere tempo prezioso, tant’è che la donna, Giuseppa Gambino, di 62 anni, subito dopo la coronarografia è morta. A sostenere la responsabilità dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove è avvenuto il decesso, sono i familiari della 62enne che hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

 In ospedale la donna aveva sostenuto un primo esame, ma i medici avevano deciso di approfondire perché la paziente aveva dolori al torace. E’ stato dunque disposto il trasferimento in un altro piano per effettuare una coronarografia; ma nel trasferimento, secondo la denuncia dei familiari, è accaduto qualcosa di anomalo. La paziente, in barella, sarebbe rimasta, riferiscono i parenti, una quindicina di minuti in ascensore. Un tempo lunghissimo che, secondo il fratello, sarebbe stato determinante nel decesso della donna che è morta subito dopo il secondo esame.

La direzione sanitaria ha nominato una commissione interna che indagherà sui tempi impiegati per le cure, compreso anche il trasferimento in ascensore. “La donna stava da tre giorni male – dice il direttore sanitario di Villa Sofia, Pietro Greco -. Dopo gli esami eseguiti all’ottavo piano nel reparto di cardiologia è stato evidenziata la grave condizione del cuore. Il cardiologo ha disposto un secondo esame al settimo piano”. Il medico-dirigente conferma che qualcosa sarebbe andato storto.