Renzi vuole il Mes: “Ridicoli M5s e Lega che dicono no, serve liquidità”.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si era già detto favorevole all’adesione dell’Italia al Mes. Una posizione ribadita anche quest’oggi, intervenendo su Rtl 102.5 e attaccando inoltre Movimento 5 Stelle e Lega che continuano a dire di essere contrari ai 37 miliardi per la sanità che arriverebbero senza condizionalità.
“Deve essere chiaro – afferma Renzi in radio – che stiamo indebitando le prossime generazioni. Giusto prendere soldi in Europa, ridicoli grillini e leghisti che dicono no al Mes. Serve liquidità ora alle imprese”. Secondo Renzi il Consiglio europeo di oggi “finirà benino: troveremo un compromesso positivo all’europea. L’Europa ha commesso degli errori, ma non è vero che non ha fatto nulla”.
Renzi vuole evitare polemiche nella maggioranza, almeno per il momento. E nonostante qualche critica al M5s sul Mes ribadisce il suo sostegno nei confronti del governo: “Dal giorno in cui il paziente 1 è stato ricoverato, due mesi fa, io ho interrotto ogni tipo di discussione su Italia Viva e il governo.
Sto con Conte a livello nazionale, come sto con Fontana in Lombardia, come sto con Zaia in Veneto, come sto con Rossi in Toscana, come sto con Zingaretti nel Lazio, io sto con l’Italia.
Tutto il resto verrà, perché bisogna capire chi ha sbagliato e cosa non ha funzionato, ma dobbiamo piano piano ripartire. E io l’ho detto da solo all’inizio e continuo a dirlo adesso”.
Il leader di Italia Viva ritiene che “ogni settimana che perdiamo avrà delle ripercussioni non subito ma a settembre. Il rischio è che se non moriamo di Covid oggi, rischiamo di morire di fame tra 6-8 mesi.
Anche perché gli altri Paesi hanno chiuso meno, hanno avuto una capacità diversa dalla nostra di avere le fabbriche aperte. Per me l’Italia ce la può fare: bisogna mettersi tutti insieme e mettere da parte le polemiche”.
Renzi, infine, parla di attività sportiva, sia a livello amatoriale che professionale. Per prima cosa difende i runner, che secondo lui dovrebbero continuare a fare attività senza limitazioni:
“Che male fa un runner che corre, lo sport fa bene”, dice. Mentre sul calcio attacca il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: “Bisogna pensare anche a ripartire con lo sport.
Il ministro dello Sport ha detto che ‘lo sport, di fronte a 25mila morti non è importante’. Guardate che questo discorso qui è molto demagogico e populista, perché è evidente che se tu hai il pronto soccorso pieno, la priorità è il pronto soccorso. Ma quando riparti, non riparti solo con le fabbriche”. (FanPage)