“Rarissimo ma possibile”. Bimbo nato con spirale intrauterina della mamma in mano
I dispositivi intrauterini, come ad esempio la spirale, sono metodi anticoncezionali sicuri ed efficaci a oltre il 99%. Ci sono però dei casi-limite, in cui questi strumenti di plastica, dalle dimensioni estremamente ridotte e a forme di T, non funzionano.
Lo dimostra la nascita di un bambino che, al momento di venire al mondo, stringeva nella mano la spirale intrauterina utilizzata da sua mamma.
I dispositivi intrauterini, liberando ioni di rame, sono in grado di uccidere gli spermatozoi e di formare una barriera naturale nelle ovaie, anche per periodi decisamente lunghi.
Per questo motivo, l’efficacia anticoncezionale è superiore al 99%, ma ci sono anche dei casi estremamente eccezionali, come accaduto in Vietnam, dove una donna, nonostante la spirale, è rimasta incinta e ha dato alla luce un bambino.
Le immagini, pubblicate sui social dall’ospedale di Hai Phong in cui è nato il piccolo, hanno fatto il giro del mondo.
In molti hanno dubitato dell’attendibilità della notizia e si tratta di obiezioni assolutamente legittime per l’incredibilità di questa storia. I medici e i ginecologi dell’ospedale, però, hanno spiegato cosa è successo a VNExpress:
«La mamma aveva già due figli e da circa due anni portava la spirale, perché non voleva altri bambini. All’improvviso, però, si è ritrovata incinta alla quinta settimana. La spiegazione più probabile è che il dispositivo si sia spostato dalla posizione originale e corretta, diventando così inefficace».
Fonnte: Leggo.it