Ragazzo di 13 anni uccide la sorella di 4 con 17 coltellate. Il racconto choc della madre: “Non avevo capito…”

1 Ottobre 2018 - 11:10

Ragazzo di 13 anni uccide la sorella di 4 con 17 coltellate. Il racconto choc della madre: “Non avevo capito…”

Il racconto di Charity Lee è davvero scioccante. Lei, americana del Texas che non aveva avuto un’infanzia felice si è ritrovata poi mamma di due bambini: il primo è Paris, poi la seconda Ella. Il racconto di Charity alla Bbc riguarda la storia che ha visto protagonisti proprio i due bambini, con il primogenito che nel 2007, 13enne, ha ucciso con diciassette coltellate la sorellina di quattro anni. Condannato a quarant’anni di carcere. Charity da allora dedica la sua vita a raccontare la loro storia. Perché non accada mai più qualcosa del genere: “Paris sembrava amarla molto, lei lo adorava. Paris sembrava un bimbo normalissimo, a ripensarci adesso però forse non ho saputo cogliere alcuni segnali che all’epoca mi sembravano normali”.

LA STORIA. Un giorno, Ella e Paris litigano con una cuginetta. Lui afferra un coltello da cucina. La madre lo trova in lacrime “Se ti avvicini mi faccio male” le dice. Lo porta in ospedale, ma per i medici in quel bambino di 12 anni non c’è nulla che non vada. Fino al 2007, il 4 febbraio. Un giorno come tanti. Charity va a lavorare, fa la cameriera. “A mezzanotte, poco dopo la chiusura del ristorante, sono venuti due detective e un cappellano, mi hanno chiesto di sedermi – racconta la donna – mi hanno detto che mia figlia era stata ferita”.

Le spiegano che la bambina, quattro anni, è a casa ed è morta. Ma allo choc se ne aggiunge un altro. Quando la donna chiede dove sia il figlio maggiore, 13 anni, le rispondono di averlo portato via con loro. È stato lui, a uccidere la sorella. “In quel preciso momento, tutto ha smesso di avere senso” ricorda ora lei. Si scoprirà che Paris aveva convinto la tata ad andarsene via prima, poi era entrato nella stanza della sorella, aveva abusato di lei, l’aveva picchiata, strangolata e colpita diciassette volte con un coltello da cucina. Poi aveva telefonato a un amico, ci aveva parlato per oltre cinque minuti, e solo dopo aver messo giù aveva chiamato i soccorsi.

Eppure Charity dichiara di amare ancora suo figlio, nonostante sia l’assassino dell’altra sua figlia. Quando va a trovarlo in carcere incontra una persona che non trasmette emozioni, eppure lei lo ama ancora. (corriere.it)

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