“Quella chiesa non diventerà una moschea”: scoppia la polemica
“Troppa gente parla senza avere cognizione. Il simbolo della cristianità della cappella della Chiesa Casa dei Frati di Bergamo sarà salvaguardato perché la Regione Lombardia farà valere il diritto di prelazione”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana, dopo le polemiche scoppiate con l’aggiudicazione all’asta della chiesa degli ex ospedali Riuniti da parte dell’Associazione musulmani. Il loro obiettivo era quello di aprire una moschea.
“La Chiesa dei Frati – ha spiegato il governatore – è vincolata dal ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere effettuata solo con le modalità disposte dal decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici. Tale decreto prevede che la compravendita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non eserciti il diritto di prelazione dell’acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi”.
“Ho già contattato telefonicamente padre Gheorghe Valescu, responsabile della comunità ortodossa rumena a Bergamo – ha concluso Fontana – per rassicurarlo. Gli ho illustrato le azioni che la Regione metterà in atto per consentire alla comunità di non perdere il loro luogo di culto”.