Primavalle, la foto del bambino che porta i libri con sé diventa il simbolo dello sgombero
Questa foto sta diventando il simbolo dello sgombero del palazzo occupato di Primavalle, iniziato fra la notte del 14 e la mattina del 15 luglio in via Cardinal Capranica, nella periferia di Roma Nord. Nell’immagine, scattata da Cecilia Fabiano dell’Agenzia LaPresse, si vede un bambino nell’atto di uscire dal palazzo occupato, scortato dalla polizia, mentre tiene stretti a sé i suoi libri.
Si tratta di solo uno dei tantissimi minori che abitavano all’interno dell’ex scuola, costretti ieri pomeriggio a lasciare l’edificio con un’operazione che da molti è stata definita “militare”. La foto sta facendo in queste ore il giro del web suscitando diverse reazioni di dissenso.
Prima fra tutte, quella di Luca Bottura, che nella giornata di martedì 16 luglio scrive su Repubblica:
“Un’immagine che fa a pugni col fuoco di sbarramento mediatico del ministro dell’Esterno, che festeggia sui social, spacciando l’allontanamento di persone deboli come una vittoria della legalità, nel tramestio inadeguato della donna che da ormai tre anni suona la lira mentre la Capitale sprofonda. Uno scatto totalmente incongruo nel quale nulla è come dovrebbe essere.
Non il piccolo sgomberato, la sua dignità incidentale e fortissima, i libri messi in salvo mentre parte con destinazione nessun posto. Così lontano dalla macchietta cattivista per cui chiunque finisca ai margini, ormai, se lo merita, perché con quella pelle chissà che combinerà da grande. Meglio emarginarlo subito, soprattutto se viene da un altrove che non sia il nostro tinello col plasma a 65 pollici. Di necessità, naturalmente”.
Reazioni di dissenso anche da parte di Avvenire, che denuncia: “A Primavalle via i bambini”. Il quotidiano della Conferenza episcopale italiana recrimina a Salvini due politiche contrapposte, una riservata a centri come quello di Primavalle, l’altra alla sede di CasaPound a via Napoleone III, a due passi dalla stazione Termini (Roma).
“Mentre a Primavalle viene sgomberata una ex scuola, nonostante la presenza di minori e le accertate condizioni di fragilità, lo stabile di via Napoleone III all’Esquilino, occupato illegalmente da CasaPound, non viene toccato”, denuncia Avvenire.
Intanto, a meno di 24 ore dalla fine dello sgombero dell’ex scuola di Primavalle, il futuro delle 200 persone che vi abitavano (delle quali, pare, 89/90 sono minori) resta incerto. Durante l’operazione le forze dell’ordine hanno più volte assicurato agli ex residenti che non saranno abbandonati e che a ognuno di loro sarà assegnata una nuova abitazione.
“Speriamo bene”, è la risposta rassegnata pronunciata da una delle tante madri evacuate fra domenica e lunedì. Tenendo suo figlio fra le braccia, ha aggiunto: “Per il momento, non sappiamo nemmeno dove ci stanno portando”. (Tpi)