Prima la stupra e poi si fa un selfie con la vittima, libero il profugo accusato di abusi sessuali
Il selfie distesa a letto con il presunto stupratore, la foto del biglietto aereo con cui avrebbe dovuto fare ritorno a Praga, ma soprattutto l’ordine di rintraccio diramato dalla polizia del suo paese dopo la fuga dall’istituto per persone affette da disturbi mentali.
Le indagini difensive elaborate dai legali di Peter Chiebuka, il nigeriano di 26 anni arrestato una settimana fa per violenza sessuale e sequestro di persona, hanno smontato il castello accusatorio nei confronti del richiedente asilo.
Ieri mattina il presunto stupratore è tornato in libertà. Era stato appena trasferito al carcere veronese di Montorio quando dalla Procura è arrivato l’ordine di liberazione. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero Marco Brusegan, che ha ritenuto non più necessarie le esigenze cautelari, il giudice per le indagini preliminari Mariella Fino ha disposto la scarcerazione del richiedente asilo.
Fonte: Leggo.it