Due anni in meno dalla pena perché ‘non fu violento’. La Procura generale di Campobasso ha impugnato la sentenza d’Appello che concede a Don Marino Genova, riconosciuto colpevole di violenza sessuale su minore.
Una riduzione della pena di due anni in virtù dell’attenuante per minore gravità del fatto perché gli approcci sessuali non furono mai ‘completi’ né ‘violenti’.
Come riconosciuto dalla stessa sentenza, in più occasioni il prete avrebbe compiuto ‘atti sessuali con Giada Vitale quando questa aveva 13 anni e 10 mesi, fino al raggiungimento dei 14 anni, il 20 giugno 2009, in particolare abbracciando la ragazza, spingendola contro il muro della sacrestia, strusciando parti intime sul corpo della ragazza, accarezzando sue parti intime’.