Portalettere non consegna la posta per 10 anni, denunciata

14 Novembre 2024 - 9:01

Portalettere non consegna la posta per 10 anni, denunciata

A Cassino, città nel sud della provincia di Frosinone a casa di un portalettere sono stati trovati quaranta chili di corrispondenza mai consegnata ai destinatari.

Plichi di posta accumulati da oltre 10 anni, abbastanza da riempire una stanza intera e il portabagagli di un’auto. Tra queste, persino bollette datate

2014 e atti giudiziari risalenti al 2016. Le indagini sono partite dalle numerose segnalazioni dei cittadini, tutti della stessa area geografica, che si trovavano

spesso a ricevere ingiunzioni per bollette mai pagate e, soprattutto, mai recapitate. Così gli agenti del Commissariato di Cassino sono andati a controllare: con un

pretesto, una verifica lampo sull’eventuale presenza di droga o armi in casa. Su un mobile all’ingresso hanno notato subito un pacco di corrispondenza.

Hanno chiesto alla portalettere perché quella posta fosse lì: lei ha risposto che il giorno precedente aveva avuto un forte mal di schiena e non era riuscita

a completare il giro di consegne ma lo avrebbe fatto di lì a qualche ora, appena preso servizio per il turno pomeridiano. Perquisendo la

casa, i poliziotti hanno trovato una stanza quasi completamente occupata da migliaia di lettere, raccomandate e atti mai consegnati. Altro materiale è

stato trovato nel portabagagli della sua auto. Poste Italiane, messa al corrente della cosa, ha formalizzato la denuncia. La cosa lascia pensare che l’intenzione

della donna non fosse quella di rubare. Ma è anche impossibile ipotizzare che per dieci anni abbia avuto quel fastidioso mal di schiena che le impediva di fare

il giro di recapito che le veniva assegnato. Gli agenti del Commissariato diretto dal vice questore Flavio Genovesi hanno segnalato il caso alla Procura

della Repubblica per il reato di “sottrazione di corrispondenza”. Stanno verificando se ci siano anche plichi aperti: in quel caso scatterebbe anche il reato di

“violazione della corrispondenza”. Al momento non risultano aperture, nemmeno delle buste che potevano contenere assegni e tessere bancomat. Fonte Tgcom24.