Più di 700mila persone nei guai per il “pezzotto”: così scoprono chi vede le partite con la tv pirata
Vale almeno un miliardo di euro il mercato del “pezzotto” tv. E sarebbero 5 milioni gli italiani che sfruttano il mercato illegale della Pay tv per usufruire di servizi a pagamento come serie televisive, partite di calcio in esclusiva e film in anteprima. Le piattaforme Sky, Mediaset, Dazn, Infinity sono presenti nel pacchetto.
I numeri del “pezzotto”
Il 60 per cento del “pezzotto”, come spiega Il Mattino, riguarda proprio le partite di calcio. Ad esempio, nel 2018 si stima che siano stati almeno 22 milioni gli atti di pirateria per la trasmissione illegale delle gare di Serie A, il 52 per cento in più rispetto al 2017. E nell’anno in corso, a giudicare dalle sempre più frequenti operazioni anti-pirateria da parte della polizia postale e della guardia di finanza, si prevede che la percentuale di collegamenti pezzottati sia ulteriormente in ascesa. Un mercato parallelo che se genera qualche «posto di lavoro» in nero, mette a rischio circa 6mila lavoratori impiegati a vario livello nel settore delle tv.
Come scoprono gli utenti
Esiste una traccia precisa che porta agli utenti. E’ l’indirizzo IP. Ogni computer o Smart Tv ne ha uno. Così, nonostante la maggioranza degli utenti ritenga che non ci sia niente di male a vedere partite in modo “pirata”, le sanzioni sono tante e i rischi pure. Ogni connessione ha infatti un proprio indirizzo Ip, una sorta di domicilio digitale: non sarebbe così complesso per le forze dell’ordine stabilire con certezza chi e quando si collega a queste applicazioni pirata. Dall’indirizzo Ip si può infatti agilmente risalire alla persona fisica che detiene l’abbonamento al provider internet. La vasta operazione di ieri ha consentito di individuare 700mila persone collegate.
Fonte: teleclubitalia.it