Si è fermata nel consueto traffico del centro storico per una buona causa: restituire a un ragazzo il portafogli che aveva appena perso. Le hanno gettato dell’acqua sul volto con brutalità, ma prima di farlo l’hanno aggredita verbalmente. «Stronza, cammina ca’ t’vatt’» e altre parolacce le hanno urlato contro perché era “troppo” il torto subito. Succede a Napoli a una professionista di 39 anni.
La vile aggressione
La donna era a bordo della sua auto in via Enrico Pessina all’altezza del primo semaforo pedonale, diretta verso piazza Dante, quando ha notato che un ragazzo appena uscito da una macchina aveva perso dalla tasca del pantalone il portafogli. «Quando vedo che lo aveva perso, cerco di avvisarlo con il clacson, ma non sentiva, così mi accosto sulla destra per dirglielo da vicino – racconta la donna – Il ragazzo mi ringrazia e va via». Ed è in quel momento che «si affiancano alla mia auto due uomini sui 28-30 all’interno della loro vettura – continua – Sporgendosi dal finestrino cominciano ad urlare e mi accusano di aver quasi graffiato la loro macchina, cosa che non era accaduta affatto perché prima di accostarmi sulla destra avevo messo la freccia». Poi continuano a gridarle: «Perché sta scema doveva “ridare il portafogli a chist’».
La donna tenta di spiegare ai due che, appunto, voleva solo avvisare il ragazzo che aveva perso il portafogli, ma da lì comincia un’aggressione verbale senza fine: «P…, stronza…». «La cosa peggiore – racconta ancora – è che quando con disprezzo mi accusavano di essermi fermata per permettere al ragazzo di recuperare il portafogli, non ho pensato che il loro scopo fosse appropriarsi del denaro».
fonte: Il Roma