Per andarsi a drogare nonna e genitori lasciano neonato in auto: il bimbo muore
È morto a 8 mesi perché i genitori lo hanno lasciato per 3 ore in una macchina infuocata mentre loro due – insieme alla nonna del bambino – si sballavano a suon di cannabis sintetica. La notizia choc è stata riportata dal Daily Mail. Era il 2 novembre del 2015 e Isaiah Neil era stata ritrovato privo di sensi dal padre che aveva lasciato l’auto fuori casa della nonna, a Ruatoki, in Nuova Zelanda. Donna Catherine Parangi, 54 anni, nonna del bimbo, è stata accusata di maltrattamenti ma la corte non l’ha giudicata colpevole per la morte del nipote.
Il giudice ha invece giudicato colpevoli i genitori del piccolo Isaiah – Shane Neil e Lacey Te Whetu – che hanno abbandonato il piccolo in un’auto infuocata che era stata parcheggiata davanti a casa della madre di Whetu, cioè della nonna del bambino. Eppure il giudice ha stabilito che la nonna materna non è responsabile della morte del nipotino: responsabili della morte del piccolo sono infatti i suoi genitori.
Ma l’autopsia condotta dopo la morte sul corpo del piccolo ha messo in luce altre evidenze scioccanti: sul corpo del piccolo c’erano infatti lividi e segni di morsi. Neil, il giorno del processo, ha fatto sapere davanti alla corte che lui, la mamma del bimbo e la nonna avevano fumato cannabis sintetica mentre il piccolo era solo in macchina. Poi, dopo essersi drogati, si sentivano così assonnati che si sono addormentati per 3 ore.
Ore che si sono rivelate fatali per il piccolo. I 3 si sono risvegliati intorno alle 15.30 del pomeriggio e, quando sono andati a recuperare il piccolo, si sono accorti che l’auto era bollente. Hanno trovato il bimbo privo di sensi. Il padre, in preda al panico, ha portato il bambino dentro casa, poi, quando si è accorto che il bambino respirava, è tornato a dormire. Alle 18, quando il padre si è risvegliato, ha trovato di nuovo il bimbo privo di sensi e completamente sudato.
A quel punto lui e la madre hanno buttato acqua sul piccolo per tentare di rianimarlo, nel frattempo hanno chiamato i soccorsi. Ma era tardi. “Non ho mai provato tanto panico in vita mia – ha detto l’uomo di fronte alla corte – la madre era sconvolta”. I paramedici hanno tentato di rianimare il bambino ma non è servito a nulla. L’autopsia ha messo in evidenza la presenza di morsi e lividi sul corpo del piccolo. Il padre ha detto che non ha idea di come il bimbo si sia fatto male. Speriamo che i colpevoli paghino. (Mag24)