Paura in centro. Tirano pugni ai passanti e scappano: la pericolosa moda per le strade della città. Vittime già 3 anziani
Ancora un episodio di knockout game a Castellammare di Stabia ed ancora anziani nel mirino di giovani balordi che si divertono a prendere a schiaffi e pugni persone anziane scelte a caso tra la gente che cammina in strada. E’ accaduto ieri pomeriggio in via Denza poco dopo le 18. Un ragazzo, con il capo coperto dal cappuccio della felpa che indossava, si è avvicinato di spalle ad un anziano e gli ha dato un forte schiaffo alla testa dandosi poi alla fuga. Il tutto senza un motivo e senza ovviamente giustificazioni. Ma non è tutto. Secondo un uomo che nel tardo pomeriggio di ieri si trovava al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, altri 3 anziani si sarebbero recati al nosocomio stabiese per farsi medicare alla testa e alla braccia per ferite infertegli da sconosciti ragazzi che, secondo motivo, si sono scagliati contro di loro. «Mi hanno fatto una tenerezza quei vecchietti e uno piangeva perché non se ne faceva una ragione» racconta l’uomo. «Siamo diventati così incapaci di educare i nostri figli e insegnare loro il rispetto per le persone, soprattutto anziane?».
Dov’è l’educazione?
E’ questa invece la domanda che si pone la donna che sui social ha denunciato l’accaduto. Ed è proprio contro l’educazione che i genitori insegnano ai propri figli che puntano il dito la maggioranza delle persone che hanno commentato l’episodio. Una violenza assurda che, a quanto pare, sta degenerando in città visto che quello di ieri non sarebbe l’unico episodio registrato nelle ultime settimane. Agli inizi di settembre, infatti, un anziano fu colpito da diversi schiaffi in pieno viso da un ragazzo mentre percorreva via Principe Amedeo. Il tutto mentre un coetaneo riprendeva la scena con uno smartphone. La zona dove si sono registrati questi episodi, quindi, sembra essere ben circoscritta. Sui casi sembra stiano già indagando le forze dell’ordine e non è escluso che al vaglio degli inquirenti non ci siano anche le immagini delle telecamere di sicurezza cittadine nonché quelle di alcuni esercizi commerciali.