Parla il figlio di Gianpaolo Amato, aveva ucciso moglie e suocera

11 Novembre 2024 - 17:58

Parla il figlio di Gianpaolo Amato, aveva ucciso moglie e suocera

Parla il figlio di Gianpaolo Amato, che aveva ucciso la moglie e la suocere. Parla per la prima volta Nicola Amato, affidando una lettera ai social: “Io e mia sorella non lo lasceremo in carcere per tutta la vita”.

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Parla il figlio di Gianpaolo Amato l’ex medico della Virtus Bologna, professionista molto conosciuto in città, condannato in primo grado all’ergastolo per aver causato la morte della moglie, Isabella Linsalata, ginecologa di 62 anni, e della suocera, Giulia Tateo, 85 anni. Secondo l’accusa, uccise entrambe da un mix di benzodiazepine e anestetico.

“Mio papà è un uomo colpevole, sì, ma unicamente di aver gestito nel peggiore dei modi una relazione extraconiugale, e di aver fatto soffrire incredibilmente me, mia sorella e mia mamma”.

“Ora basta”, esordisce il ragazzo. “Sono stato in silenzio per troppo tempo e sono arrivato al limite. Continuo a leggere articoli e sentire interviste di persone che si sono rese protagoniste in maniera esclusiva della nostra storia. Ma i racconti e i fatti riportati sono spesso molto diversi da quelli che ho vissuto”, spiega. Il riferimento è alla zia Anna Maria Linsalata, sorella di Isabella, che ha testimoniato contro il cognato.

La donna e alcune delle sue amiche più strette che erano venute a conoscenza di alcuni sospetti di Isabella sulle tisane preparate dal marito. Isabella trovava stranamente amare queste tisane, sospettando che vi fosse del sonnifero all’interno.

Isabella Linsalata venne trovata senza vita in casa il 31 Ottobre 2021, circa tre settimane dopo la madre. Inizialmente si sospettava una morte naturale, ma ricordando le confidenze tra Isabella e la sorella indussero la sorella a richiedere indagini più approfondite. Le indagini hanno poi portato all’arresto dell’uomo e poi alla definitiva condanna.

Ma per i figli, tuttavia, il padre è innocente: “Io e mia sorella non lo lasceremo in carcere per tutta la vita. Tra le sue parole, i suoi sguardi e le sue lacrime, da cui negli ultimi anni siamo sempre riusciti a discernere la verità dalla menzogna, riconosciamo l’innocenza di un uomo che vede la sua vita sfumare davanti agli occhi”.

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