«Papà si ubriaca e mi tocca»: maestra scopre l’orrore nel tema del bimbo di 8 anni
Un tema a scuola. Sarebbe partito tutto da lì. Da quelle poche parole messe nero su bianco con tratto incerto su un foglio a righe si è aperto il vaso di Pandora: la segnalazione alla procura, agli assistenti sociali e sul caso si sono accesi i riflettori per capire quanto effettivamente è accaduto, quante volte e in quali circostanze. C’è ancora molto da capire sulla vicenda venuta alla luce solo di recente e che si trova, da un punto di vista giudiziario, in una fase assolutamente embrionale. Ma cos’è accaduto?
È successo che un giorno un bambino di otto anni, durante un compito a scuola, ha scritto parole che hanno fatto letteralmente sobbalzare la maestra dalla sedia. Nell’elaborato il piccolo studente avrebbe scritto alcune frasi anche con riferimenti all’organo sessuale maschile. Preoccupata per quelle affermazioni affidate ad un compito e temendo che dietro ci fosse un disagio ben più grande, il caso è stato segnalato alla procura della Repubblica di Macerata. In base a quanto ipotizzato preliminarmente dalla magistratura inquirente, a maggio di quest’anno il piccolo avrebbe subito attenzioni sessuali da parte del padre.
Per l’accusa l’uomo, dopo aver abusato di sostanze alcoliche, si sarebbe messo nel letto con lui e lo avrebbe costretto a subire toccamenti che avrebbero turbato profondamente il minore. La procura ha quindi aperto un fascicolo d’indagine a carico del genitore ipotizzando il reato di violenza sessuale aggravata, ma anche di maltrattamenti: per gli inquirenti da settembre dello scorso anno avrebbe costretto il piccolo ad assistere a sue accese discussioni mentre era ubriaco. A seguito di questa segnalazione – al momento sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova – il pubblico ministero a cui è stato assegnato il fascicolo ha ritenuto necessaria l’audizione del minore.