Papà Giuseppe e la sua piccola Nicole morti bruciati vivi in auto: la tragedia davanti agli occhi della moglie
Era originario di Avellino Giuseppe Pennacchio, il 42enne morto ieri carbonizzato insieme alla figlioletta Nicole, di 6 anni. La tragedia si è consumata lungo l’autostrada Torino-Pinerolo, poco dopo le 9 del mattino.
La dinamica, ora dopo ora, si è fatta più chiara. Il 42enne accosta in una piazzola di sosta dopo un guasto al motore. Era diretto, insieme alla moglie che lo seguiva a bordo di un’altra vettura, a un raduno di Mini Minor nella zona. Dopo essersi fermato, però, Giuseppe viene travolto da un’altra auto, una Toyota Verso guidata da un uomo di 55 anni. L’automobilista non si accorge della presenza del veicolo in panne e si schianta contro la Mini colpendo il serbatoio della benzina. Scoppia l’inferno.
L’abitacolo diventa una trappola, un groviglio di lamiere e fuoco. Giuseppe prova disperatamente ad aprire la portiera, ma è incastrata. Le fiamme raggiungono lui e la piccola Nicole. La moglie, Consiglia, assiste impietrita alla scena. Accosta, scende dalla sua macchina e tenta di salvare il marito e la figlia. Nel tentativo di aprire il finestrino, si brucia i capelli. Nel frattempo arrivano i vigili del fuoco che spengono le fiamme. Ma quando l’incendio è domato, per Giuseppe Pennacchio e Nicole non c’è più niente da fare. Ferito anche il conducente della Toyota che ha provocato l’incidente.
Sul posto è intervenuta la polizia stradale, a cui sono affidate le indagini. Consiglia e l’altra figlia sono state portate, a scopo precauzionale, in ospedale a Pinerolo. Ora bisognerà accertare le eventuali responsabilità e capire se il conducente della Yaris abbia delle colpe nel sinistro. Intanto è lutto nella comunità di Orbassano, dove Giuseppe viveva con la famiglia. Sotto choc anche i parenti di Avellino, che hanno appreso del decesso del papà e della bimba poco ore dopo attraverso i giornali. (TeleclubItalia)