Palestre e centri fitness riapriranno il 25 maggio. Questa è la proposta di Vincenzo Spadafora, per ripartire dopo l’emergenza coronavirus. Il ministro ha affermato di aver inviato al comitato tecnico scientifico delle linee guida. «Le singole strutture- ha sottolineato- sono molto diverse, parliamo di impianti di centinaia di metri quadri e di altre molto più piccole. Tutti devono avere un protocollo adattabile a diverse situazioni. Sarà poi responsabilità loro garantire sicurezza dei clienti».
Ma come potrebbe essere la palestra dopo il lockdown? Conditio sine qua non per ripartire saranno la sanificazione delle aree e il distanziamento. Ogni cliente sarà obbligato a igienizzare gli attrezzi, spogliatoi e docce potrebbero restare chiuse, bisognerà munirsi di buste sigillate dove gettare i propri rifiuti personali. I centri più piccoli potrebbero dover organizzare gli allenamenti su appuntamento, mentre nei più grandi gli ingressi saranno scaglio+nati. I trainer saranno obbligati ad indossare mascherine e guanti. «Riguardo alla riapertura del bando sport e periferia, abbiamo raddoppiato il fondo con 140 milioni – aggiunge Spadafora – Ci sarà poi anche il voucher per le palestre».