ORRORE IN FAMIGLIA. Mamma drogata lascia morire figlio di 4 mesi tra vermi e feci
C’è solo un commento, legittimo e giusto fino all’ultima parola, che in casi come questo si sente pronunciare un po’ da tutti. Da chi ha cresciuto i propfi figli con amore, da chi avrebbe voluto dare loro molto di più ma non ci è riuscito, da chi figli non ne è riuscito ad avere o ha rinunciato a metterli al mondo perché pensava di non avere le forze di crescerli. E questo pensiero suona sempre così: “Ci sono tanti genitori che quel bimbo lo avrebbero amato, è stato sfortunato ad avere una madre e un padre così, amesso che possano essere definiti genitori”. E, in effetti, è proprio vero. Quello che è successo non ha la minima giustificazione o attenuante. Non può averne.
E tutte queste considerazioni vengono amplificate nel caso in commento, che vede come carnefice la giovane Cheyanne Harris, 22 anni. Lei non ha mostrato il minimo segno di pentimento dopo essere stata condannata a New Hampton, nello stato americano dell’Iowa. La ragazza madre, da lungo tempo tossicodipendente, si è dichiarata non colpevole di fronte all’accusa di omicidio di primo grado del proprio bambino, lasciato marcire in casa con conseguente invasione di larve.
Il figlio, Sterling Koehn, è stato ritrovato in stato di decomposizione nell’appartamento della madre, il 30 agosto 2017, nella contea di Chickasaw. Poi il tempo necessario per le indagini e il processo a suo carico. L’autopsia ha dimostrato l’orrore avvenuto e cioè che il piccolo è morto per malnutrizione, disidratazione e per un’infezione causata da un pannolino infetto lasciato sul bambino per oltre due settimane.
Fonte: caffeinamagazine.it