Orrore in Campania: strappa il cuore alla compagna e poi si lancia nel vuoto
Ha ucciso la compagna con un coltello da cucina e le ha trafitto il cuore più volte intorno al costato. Come a volere essere certo di averla ammazzata. Poi si è lanciato dalla finestra. Ancora un omicidio-suicidio.
La tragedia si è consumata al terzo piano del civico 216 di via Libertà a Portici, a pochi passi dalla stazione della Circumvesuviana. Lui, Giovanni Fabbrocini, 65 anni, disoccupato, lei Maria Adalgisa Nicolai, 59 anni. Una stimata ricercatrice della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II, dove si era laureata nel 1991.
I due convivevano, ma non in maniera costante. Secondo alcune testimonianze già nel pomeriggio avrebbero litigato, ma nulla poteva far presagire un epilogo del genere, anche perché non esisteva alcuna denuncia per maltrattamenti.
A chiamare le forze dell’ordine, intorno alle 20, è stato il titolare di un negozio di videogame, Flaviano Sdegno che racconta sulla sua pagina Facebook di aver sentito urlare una donna, spaventata per aver visto l’uomo precipitare.
«Abbiamo chiamato l’ambulanza e poi i carabinieri perché in casa c’era ancora la compagna che non rispondeva», ha scritto il commerciante. Sui social è subito scattata poi la corsa ai particolari della vicenda.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti e i carabinieri che per accedere in casa si sono dovuti arrampicare sull’impalcatura, montata su una parte dell’edificio per alcuni lavori di ristrutturazione.
Sono entrati dalla finestra e la scena che si sono trovati di fronte è stata orrenda. Il corpo della professoressa era a terra, gambe all’aria, vestita, ma con la maglia alzata, forse successivamente al primo fendente.
Un pezzo di polmone vicino al corpo, come se l’uomo avesse scavato con quell’arma rimediata dal cassetto della cucina per tentare di arrivare al cuore, per tirarlo fuori dal quel corpo martoriato.
Fonte: Megapress.online