«Ora basta, lasciala stare». Registra l’audio delle botte alla mamma e fa arrestare il papà
Un intero trattato sulla violenza contro le donne racchiuso in 30 secondi di audio, che una ragazzina di 15 anni dai riflessi pronti è riuscita a catturare con il suo smartphone e diffondere incastrando al di là di ogni ragionevole dubbio un padre violento uso a malmenare la moglie.
La voce dell’uomo è deformata dall’ira, ma le parole sono chiare: «Non vali nulla come donna, sei pazza, non sai fare né la donna né la madre». Si sentono stoviglie che vanno in pezzi, e un sonoro schiaffone con cui l’uomo, 44 anni, aveva appena colpito la moglie, 37.
Tutto si è consumato in un appartamento di Catania, e la violenza sarebbe rimasta confinata tra quelle pareti se la figlia adolescente della coppia, di fronte all’ennesima aggressione subìta dalla madre, non avesse afferrato il proprio smartphone e registrato l’audio. E mentre l’uomo bersagliava la moglie con le stoviglie di casa, la ragazzina ha inviato il file alla sorella maggiorenne, che non vive più con loro, accompagnato dal messaggio: «Chiedi aiuto».
La ragazza ha subito chiesto l’aiuto del 112. In pochi minuti una pattuglia del Radiomobile di Catania è piombata nell’appartamento cogliendo l’uomo in flagranza durante l’aggressione. I militari hanno raccolto la testimonianza di madre e figlia e trovato nella pattumiera i cocci delle stoviglie. La prova regina resta però quell’audio che la ragazzina è riuscita a raccogliere: la testimonianza chiave di una violenza domestica che altrimenti sarebbe passata inosservata. Il 44enne è stato messo ai domiciliari, ma a casa dei genitori, lontano dalle sue vittime. (Leggo)