OMICIDIO VITERBO. Commerciante ucciso per un paio di jeans griffati
Si chiama Michael Aaron Pang il giovane di ventidue anni di nazionalità statunitense arrestato con l’accusa di aver massacrato e ucciso Norveo Fedeli nella sua jeanseria di Viterbo. Una vera e propria ossessione per gli abiti di marca, avrebbe ucciso per un paio di jeans griffati, massacrando con uno sgabello di ferro il titolare del negozio di vestiti.
Di origini sud coreane, è arrivato nel capoluogo della Tuscia da Overland Park in Kansas. A tradirlo le immagini delle telecamere di video sorveglianza che hanno permesso agli investigatori di individuare il suo volto e successivamente di dargli un nome grazie alle banche dati dell’Interpol. Da quanto ricostruito il ragazzo è un grafico pubblicitario, arrivato in Italia lo scorso febbraio viveva in una camera in affitto a Capodimonte (Bolsena) dove avrebbe una relazione sentimentale con una donna residente nel luogo. Di fronte alle domande degli inquirenti si è avvalso della facoltà di non rispondere.
“Fermato il presunto assassino di Norveo Fedeli, il commerciante barbaramente ucciso ieri a Viterbo durante una rapina: si tratta di uno straniero residente in paesino della zona. Mentre altri parlano e fanno polemica, le Forze dell’Ordine lavorano e arrestano, a Viterbo come a Napoli: Grazie”, così il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva commentato l’episodio.
Norveo Fedeli era molto conosciuto nel quartiere San Luca a Viterbo, dove da molti anni era titolare di un negozio di jeans del marchio Levis. Il suo brutale omicidio avvenuto attorno alle 13.00 dello scorso venerdì 3 maggio, ha shoccato l’intera comunità cittadina, già colpita dallo stupro di una donna avvenuto ad opera di due giovanissimi in pub e sede di CasaPound poco distante dal luogo dell’omicidio.
Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto da una donna insospettita da vedere la serranda alzata ad ora di pranzo: appena entrata ha trovato il corpo del commerciante, che in un disperato tentativo di chiedere aiuto si è trascinato all’interno del locale tentando di uscire in strada. (Fanpage)