È arrivato l’avviso di garanzia per Andrea De Filippis con il quale gli si contesta il reato di omicidio. Poliziotto in pensione, istruttore di arti marziali nella palestra di via Martinengo dove Maria Momilia è stata probabilmente assassinata. L’uomo è un collaboratore esterno alla struttura sportiva, ma era in possesso delle chiavi. Domenica mattina, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due che avevano una relazione clandestina, si sarebbero incontrati nei locali dell’associazione sportiva dilettantistica di Isola Sacra intorno alle otto e trenta.
I risultati dell’autopsia, avrebbero fornito elementi utili circa l’orario approssimativo della morte della madre 39 enne, che dovrebbe collocarsi tra le dieci e le tredici. Una lite finita male è secondo la procura il movente del delitto. L’ arma utilizzata per uccidere la donna, secondo i medici legali è un corpo contundente molto pesante compatibile con un bilanciere da palestra o qualcosa di simile.Il corpo della donna sarebbe stato poi gettato a notte inoltrata nel canale di bonifica dove è stato scoperto. La scomparsa era stata denunciata domenica sera dal marito, preoccupato dal fatto che non aveva notizie della moglie dalla mattina. L’uomo il cui alibi è risultato di ferro, è stato anche egli interrogato dai carabinieri.
Mancano all’appello gli effetti personali di Maria ed il telefono cellulare, di cui probabilmente l’assassino se n’è disfatto qualche ora dopo. Nelle prossime ore la procura di Civitavecchia potrebbe emettere un decreto di fermo per il personal trainer che rimane ancora sotto interrogatorio nella caserma del gruppo dei carabinieri di Ostia. (Leggo)