Prima la condanna a 30 anni in carcere, che poi sono diventati solo 20, ma lui si è sempre dichiarato innocente. Stiamo parlando di Salvatore Parolisi e di uno dei delitti che hanno maggiormente scosso l’opinione pubblico, ovvero quella della moglie Melania Rea. In carcere, al momento, c’è lui, il solo indiziato dell’omicidio, ma Parolisi si è sempre professato estraneo ai fatti e starebbe preparandosi a tornare in libertà.
Nel corso degli ultimi mesi sta circolando una voce che si è fatta sempre più insistente circa la possibile scarcerazione di Parolisi. Attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Melania Rea. Ricordiamo come il giudice gli abbia inflitto una pena di 20 anni, inferiore rispetto alla richiesta prima dell’ergastolo e poi dei 30 anni di reclusione, riconoscendo l’assenza dell’aggravante della crudeltà. Sembrava che il percorso di buona condotta in carcere avrebbe portato Parolisi a uscire dalla cella già nello scorso mese di luglio, ma per il momento tutto tace.
L’uomo, attualmente, si sta dando da fare in carcere per studiare giurisprudenza, aspettano ovviamente di poter tornare a riassaporare la libertà. Parolisi scrive spesso delle lettere al suo avvocato, cercando di mettere in risalto tutto il suo sconforto, ma continuando al contempo a professarsi sempre estraneo all’omicidio Melania Rea. La sua volontà di studiare legge si lega al fatto di voler capire più a fondo quelle che sono le dinamiche che regolano i processi e comprendere meglio tutti i vari meccanismi di accusa e difesa.
Nonostante siano trascorsi già otto anni dal terribile fatto, l’omicidio di Melania Rea continua a rimanere un vero e proprio mistero. Come sono andate realmente le cose? Tra le 35 coltellate che hanno dilaniato il corpo della donna e il cadavere ritrovato in un bosco a Ripe di Civitella, nonostante la condanna del marito, ci sono ancora vari punti che non sembrano essere chiari.