Omicidio Luca Sacchi, arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino
Sono stati arrestati i due giovani accusati dell’omicidio di Luca Sacchi, il 25enne ucciso mercoledì sera davanti al John Cabot Pub. Si tratta di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi di 21 anni. La procura di Roma ha emesso il decreto di fermo alla fine dell’interrogatorio, dove entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Giovanissimi, Del Grosso e Pirino sono pusher di San Basilio: sarebbe stata la madre di Del Grosso a denunciare il figlio alla polizia dicendo che temeva fosse stato lui a uccidere Luca. I due giovani si stavano nascondendo, uno in un albergo, l’altro in una casa. La Smart bianca usata per la fuga è stata sequestrata. Decisive, per stringere il cerchio intorno ai due, sono state le testimonianze dei residenti e delle persone che in quel momento si trovavano al John Cabot Pub per vedere la partita. Entrambi sono accusati di omicidio volontario e rapina e sono stati portati a Regina Coeli.
Luca Sacchi è stato ucciso mercoledì sera tra via Teodoro Mommsen e via Franco Bartolati, dopo aver passato con gli amici una serata al pub. Verso le 23.30 Luca e la fidanzata hanno deciso di tornare a casa e si sono incamminati verso via Monnsen con il loro cane. Secondo quanto raccontato dalla ragazza, due uomini con un ‘marcato accento romano’ si sono avvicinati a loro per rubarle lo zainetto. “Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa’.
Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato in testa”. All’interno del pub era presente anche il fratello di Luca, Federico, che si è precipitato fuori non appena ha sentito gli spari: ed è allora che ha visto il fratello riverso in una pozza di sangue.
Apparentemente Luca sarebbe stato ucciso per uno zainetto e pochi spiccioli. Un colpo a bruciapelo alla testa per aver reagito a un tentativo di scippo. Una versione questa, che non convince pienamente gli inquirenti, che stanno indagando anche in altre direzioni: tra le ipotesi al vaglio, anche quella di uno scambio di droga finito male. (Fanpage)