Omicidio Desirée. Il pusher denuncia i genitori: «Se fosse rimasta con voi, sarebbe ancora viva»
“Se la ragazza quel giorno fosse stata in casa con i familiari, io Salia Yusif non sarei in carcere”. Sembra una affermazione assurda, ma è una frase che si legge nella denuncia presentata dal 33enne ghanese accusato un anno fa dell’omicidio e dello stupro della 16enne di Cisterna Latina.
L’avvocato di uno dei quattro stupratori dell’adolescente Desy, nel corso dell’incidente probatorio, ha infatti presentato una denuncia di abbandono di minore ai danni dei suoi famigliari. L’atto è suonato assurdo oltre che infamante per i genitori della ragazza uccisa nella notte tra il 18 e 19 ottobre dello scorso 2018 dopo essere rimasta per ore in balia dei suoi aguzzini Salia Yusif, Mamadou Gara, Brian Minteh e Alinno Chinna. I quattro avrebbero infatti impedito ad altre persone presenti sul fatto di andare a chiedere aiuto con il preciso scopo di “conseguire l’impunità nel delitto di violenza sessuale di gruppo”, come sottolinea l’accusa. E ora i parenti, già gravati dalla perdita della giovane, saranno costretti a subire questa ulteriore umiliazione. (Tgcom24)