Non sembra volersi fermare il conflitto tra Russia e Ucraina: nella notte, oltre 500 unità, tra missili e droni, hanno attaccato il territorio ucraino.
Quello di questa notte è l’attacco più massiccio mai subito dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Questa volé l’obiettivo principale non è stato Kiev. Infatti, bersaglio degli missili russi sono state le città che si trovavano nella zona ovest dell’Ucraina. Come informano le autorità ucraine quasi tutti i missili ed i droni sono stati intercettati delle difese aeree. Sì sono registrati alcuni danni a palazzi ed edifici. Un civile ha perso la vita durante i bombardamenti nel villaggio di Dmytrivka della comunità di Kutsurub, nella regione di Mykolaiv.
In mattinata, il Wall Street Journal ha riferito che l’esercito russo ha radunato circa 50.000 soldati alle porte della città russa di Sumy. In termini numerici, nella regione, i soldati russi superano quelli ucraini in una proporzione di 3 a 1. La situazione pertanto diventa sempre più precaria e pare sempre più complicato un accordo quantomeno di tregua.
A confermare le sensazioni è stato anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Io ho sempre detto che non si sarebbe raggiunto un cessate il fuoco prima della fine di quest’anno. Non sono molto ottimista perché Putin vuole andare avanti, per una serie di motivi”.
Parole preoccupanti giungono anche dal portavoce del governo russo, Dmitri Peskov: “È impossibile spingere la Russia ai colloqui sull’Ucraina con nuove sanzioni: più gravi saranno le misure, più seria sarà la risposta di Mosca”. Allo stesso tempo, però, Ushakov, consigliere del Cremlino per la politica estera, non esclude del tutto un incontro con la Casa Bianca.
Fonte: Sky tg24, rai news