
Non sembrerebbero essere certo finite le polemiche sugli esponenti di Fratelli d’Italia.
L’ultima ha visto protagonista Cinzia Massa, consigliera municipale di Fratelli d’Italia, per le brutali parole rivolte al consigliere comunale Simohamed Kaabour, candidato in una delle liste a sostegno del dem Andrea Orlando.
“La sinistra sarebbe disposta a candidare in Liguria e in Italia tutta l’Africa giusto per fare un dispetto, ma in realtà si fanno un dispetto da soli. Non vi basta un africano in Parlamento, con tutte le accuse a carico dei suoi familiari? Ne volete uno anche in consiglio regionale?”- queste le parole che avrebbe rilasciato sul suo profilo Facebook la consigliera meloniana di Bassa Val Bisagno.
Il post, pur essendo stato rimosso qualche momento dopo, non sarebbe però sfuggito agli occhi dei consiglieri del Partito democratico del Municipio, i quali avrebbero prontamente presentato un’interrogazione scritta sull’accaduto.
Simohamed Kaabour, consigliere comunale del Partito Democratico a Genova e candidato con la Lista civica Liguri A Testa Alta per Andrea Orlando presidente, avrebbe invece espressamente dichiarato l’intenzione di voler querelare la consigliera.
La vittima dell’attacco social sarebbe infatti di origine Africana e, anche se nel post incriminato, al posto del consigliere, apparirebbe la foto di Aboubakar Soumahoro, il deputato eletto con Alleanza Verdi Sinistra, oggi finito nel Gruppo Misto, in seguito all’indagine sulle cooperative che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti asilo, la consigliera avrebbe lasciato tranquillamente intendere di riferirsi a Kaabour, attraverso espliciti commenti che non avrebbero lasciato alcun dubbio.
Messaggi di solidarietà nei confronti del candidato, da parte di molti esponenti locali del Partito democratico, e non solo, non si sarebbero fatti attendere.
“Solidarietà all’amico e compagno di tante battaglie. E spero che i liguri votino Andrea Orlando e Simo prenda una marea di preferenze per arrivare in consiglio regionale perché competente, appassionato e ama la sua Genova. Bene ha fatto a querelare, bisogna iniziare a contrastare questa cultura dell’odio razziale nelle sedi opportune”, è quanto avrebbe detto la deputata Ouidad Bakkali, per poi aggiungere rivolgendosi esplicitamente alla consigliera: “Le ricordo che in Parlamento gli afrodiscendenti sono due, anzi tre e una è nel suo partito”.
Sarebbe poi intervenuto anche Kaabour attraverso un post Instagram, per commentare personalmente la vicenda: “Ringrazio coloro che mi hanno scritto per esprimermi la loro solidarietà. Prima di esprimermi direttamente sulla spiacevole vicenda, vorrei sottolineare che fortunatamente vivo nella mia città e regione, e condivido impegni con molte persone che fanno del rispetto il loro metro di giudizio e principio di relazione. Questa vergognosa vicenda però, rivela la caduta nel punto più basso di alcuni e della loro maniera di fare politica perché guardano all’altro con disprezzo”.
Nello stesso post avrebbe poi aggiunto –
“Non credo e non pratico questo genere di politica, e mantengo rispetto per tutti coloro con cui mi relaziono, dentro e fuori dal consiglio comunale, ma non sono disposto a chiudere gli occhi di fronte a diffamazioni e demonizzazioni. Assistito dall’Avvocato Francesco Palli, presenterò querela perché ritengo necessario arginare questo tipo di imbarbarimento e dare il senso della misura a chi sceglie di scagliarsi contro l’altro senza giustificazione alcuna”- per poi concludere: “Ad ogni modo, certe esternazioni non scalfiscono la mia volontà a fare il massimo per la mia città e per la mia Liguria, e anche per chi non porta rispetto per me”.
Fonte: Fanpage.it