Notte di terrore nel cuore della capitale austriaca Vienna dove un commando armato ha sferrato attentati coordinati in almeno sei punti della città, compresa la zona della sinagoga. È di un passante morto e numerosi feriti gravi il bilancio ufficiale diffuso intorno all’1.30 della notte dal capo della polizia della città Gerhard Puerstl. Un poliziotto è rimasto ferito in uno scontro a fuoco con un attentatore ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Un killer «pesantemente armato» (indossava una cintura esplosiva) è stato ucciso dalla polizia, mentre «almeno uno è ancora in fuga».
L’esercito ha inviato uomini a sostegno della forze di polizia: soldati presidiano i luoghi sensibili della città. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha parlato di «un attacco terroristico disgustoso» e non ha escluso il «movente antisemita», aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Il ministro ha poi lanciato un appello in tv ai viennesi a non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti, perché l’emergenza dopo l’attacco di stanotte nella capitale austriaca è ancora in corso. Oggi le scuole resteranno chiuse.
«Le forze speciali sono sulle tracce dei terroristi», ha detto il ministro degli interni Karl Nehammer alla tv Orf. Il ministro ha confermato che un attentatore, armato con un fucile d’assalto, è stato ucciso davanti alla Chiesa di San Ruprecht. L’uomo avrebbe avuto una cintura esplosiva e portava con sé una borsa carica di munizioni. L’attacco è stato compiuto da più soggetti, «che si stanno ancora spostando per la città».
Il centro è off limits. I mezzi pubblici si sono fermati, la metropolitana non osserva le fermate in centro. La zona questa sera era piena di gente, che evidentemente voleva sfruttare l’ultima serata ‘libera’ prima del lockdown anti Covid scattato a mezzanotte.