«Non sono pentito di quello che ho fatto» La confessione dell’ex carabiniere che ha ucciso Deborah
“Non sono pentito di quello che ho fatto. Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti”. Lo ha detto Domenico ‘Mimmo’ Massari, reo confesso dell’omicidio della ex moglie Debora Ballesio, pochi istanti dopo essersi consegnato alle autorità. Massari ha messo fine stamattina alla fuga iniziata sabato notte, dopo il delitto, consegnandosi in carcere a Sanremo (Imperia), dove è arrivato sparando in aria tre colpi di pistola. “Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti” ha detto pochi minuti dopo essersi costituito, riferendosi evidentemente, alla bimba di 3 anni e alle due donne colpite di striscio dalle pallottole dirette alla sua ex. Massari, già noto alle forze dell’ordine per aver messo in atto condotte persecutorie nei confronti dell’ex moglie, ha rifiutato di contattare un avvocato di sua fiducia: “Sono consapevole di quello che ho fatto – ha detto – mi basta quello d’ufficio”.
Il delitto
I fatti risalgono a sabato 14 luglio, quando Massari, 53 anni ha raggiunto la ex moglie Debora Ballesio, ai bagni Aquario di via Nizza, a Savona, dove la 38enne, si stava esibendo in una serata di karaoke, da lei organizzata. Debora stava cantando quando lui l’ha sorpresa con la frase “Ti ricordi di me?”, pronunciata mentre apriva il fuoco contro la donna e alla presenza di una platea di bagnanti. Raggiunta da 5 proiettili che hanno colpito di striscio la bimba e altre due donne presenti e hanno scatenato un fuggi fuggi generale, la vittima, è morta senza avere il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo. Dopo aver sparato Massari si è dato alla fuga, latitanza a cui ha messo fine egli stesso consegnandosi in carcere dopo 48ore.
La stalking
Massari, 53 anni, savonese, un passato vissuto ai margini della legalità, ha sparato con una pistola rubata. Ex meccanico disoccupato, aveva già messo in atto condotte persecutorie nei confronti di Debora. La donna lo aveva lasciato proprio perché stanca della sua indole violenta. Debora lo aveva recentemente denunciato per aver dato alle fiamme il locale di lap dance che Debora gestiva. Consapevole dei rischi che correva e sensibile alla temarica Deborah Ballesio, infatti, aveva tenuto nella primavera scorsa, a Carrù, un corso di autodifesa personale.
La vittima organizzava corsi di autodifesa
Lo ricorda alla stampa locale, il sindaco, Stefania Ieriti: “È triste e terribile rilasciare un commento su questo gravissimo episodio. Avevo conosciuto Deborah qualche mese fa, durante un incontro in Comune nel quale lei aveva presentato una serie di iniziative che intendeva promuovere a Carrù, talmente coinvolgenti che anch’io avevo preso parte a una di esse a maggio; si trattava, nello specifico, di una lezione di difesa personale femminile. Avevo notato come Deborah fosse molto coinvolta nell’illustrare il corso alle partecipanti e dal suo volto traspariva il fatto che stesse vivendo un problema personale di tale natura”. (Fanpage)